Per questo motivo nel corso degli anni sono state inventate innumerevoli barzellette che riguardano il calcio e i suoi tifosi, ma anche tante frasi divertenti che meritano di essere ricordate: eccone alcuni esempi. Il fascino della maglietta da calcio della nazionale italiana non conosce tramonto, e la sua replica è un must per tutti gli sportivi e i tifosi, soprattutto quando è prodotto da un marchio come Puma, noto a livello mondiale per la sua alta qualità. Lo stemma della nazionale e il marchio adidas sono posti all’altezza del petto e hanno come colore principale il bianco, mentre a completare la divisa troviamo strisce rosse laterali che si ricongiungono in basso nella parte posteriore della maglia. Nella nuova società trovarono posto tutti e 4 i colori, le cui possibilità di accostamento erano e sono in realtà infinite, e da qui è nata anche la fortuna di una divisa così iconica.
Con le sue distintive strisce blu e bianche, la divisa casalinga del QPR del 1982-1983 è considerata un classico. La stampa su magliette personalizzate e anche su felpe personalizzate, con tessuti 100% cotone o con almeno il 70% di cotone (nel caso delle felpe) viene effettuata con la stampante speciale per tessuti. Maglie e trionfi che procedono a braccetto: è il caso dei Bleus allenati da Hidalgo che battono 2-0 la Spagna e salgono sul tetto d’Europa nel torneo casalingo. ’attrice. Più vicino, dinanzi a lei, dei professori d’orchestra si erano levati in piedi, plaudenti, e sino in fondo alla vasta sala, lungo la fila dei palchi gremiti di spettatori, nel brulichìo immenso della folla variopinta, si sentiva correre, quasi un fremito d’entusiasmo, l’eccitamento delle note d’Aida ancora vibranti nell’aria e dei seni ignudi che si gonfiavano mollemente, tutta la vaga sensualità diffusa per la sala, che rivolgevasi verso l’attrice e l’avviluppava come una carezza del pubblico intero – colle mani che si stendevano verso di lei per applaudirla – colle grida che inneggiavano al suo nome – col luccichìo dei cannocchiali che cercavano il suo sorriso ancora inebbriato, il sogno d’amore ch’era ancora nei suoi occhi, l’insenatura delicata del suo petto e la curva elegante della maglia che balenava tratto tratto fra le pieghe della tunica d’Aida, trasparente e semiaperta, quasi cedendo già all’invito delle braccia tese verso di lei, mentre essa inchinavasi dolcemente, col sorriso tuttora avido, volgendo sguardi lunghi e molli che cercavano l’amore della folla.
L’effetto dato dai kit è assolutamente suggestivo: i colori e le pieghe della maglia, combinandosi tra di loro, richiamano le fronde degli alberi su cui si riflette la luce della luna. Il kit da trasferta è invece interamente bianco con loghi in azzurro. I kit in vendita riproducono fedelmente le versioni utilizzate dai calciatori durante le partite. Nel 1980/81 poi compare Adidas che sarà presente anche nelle bellissime versioni ’84/’85, con sponsor Cassa di Risparmio di Puglia. La FIGC – Lega Serie A organizza questo campionato di Serie A dalla sua nascita nel 1898. Tutti i club di questo campionato sono professionisti. Il club torinese sfoggiava sul petto il marchio di elettrodomestici Ariston: è curioso constatare come il nome dell’azienda, nella sua antica accezione greca, stia a significare “il migliore”, un concetto che ben si prestava ai neo campioni d’Italia. Sul retro, la maglia è personalizzata con il nome «Luiso» e il numero 9, entrambi in bianco con bordi rossi, colori che richiamano la bandiera italiana.
Che trend, la maglia della Corea del Sud al Mondiale 2022! Sono presenti anche le più grandi nazioni del Sud America. Sono nato senza fiele in corpo, come i colombi, – disse allora don Candeloro. Candeloro metteva pace e tornava a ripetere che quella storia doveva avere un termine, e che li avrebbe menati per le orecchie dinanzi al sindaco tutti e due, e l’avrebbe fatta finita. La storia dei numeri di maglia nel calcio, insomma, è ormai talmente anziana e consolidata da aver reso questo apparentemente piccolo, banale dettaglio un elemento impregnato di un potere più grande, quasi taumaturgico, in un processo che l’ha portato a trasformarsi da strumento pratico a simbolo, da materia a forma. Si arriva quindi al terzo capitolo, «Dal 1979 al 1988: arrivano gli sponsor»: alla storia blucerchiata si affianca la storia del marketing e del merchandising, con l’epopea Mantovani che coincide con le prime divise della Puma, della Nr e delle prime scritte Phonola. La scelta tra una maglia authentic e una replica dipende dalle tue preferenze personali e dal tuo budget. La maglia fuori campo si riferisce alla maglia che il giocatore indossa fuori dal campo, cioè la maglia usata nel gioco, che è la categoria più costosa nella categoria maglia.
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