Anche se la data di fondazione ufficiale della Società Sportiva Calcio Castelfiorentino risale al 1925, del calcio a Castelfiorentino si ha notizia fin dalla stagione 1913-14 allorché, con l’altisonante nome di Castelfiorentino Football Club, un gruppo di appassionati che faceva capo a Euro Salvadori, che nel 1915 lasciò la presidenza a Mario Puccioni, organizzò la prima partita, a carattere amichevole, con la più titolata squadra della Mensana Robur di Siena, incontro che finì con il risultato di 0-5. Non avendo a disposizione un completo ufficiale per la disputa dell’incontro, furono i senesi a dare in prestito le maglie ai castellani: una tenuta rosa con bordi neri. Tra infortuni e giocatori forse stanchi in mezzo abbiamo fatto molta più fatica del preventivato condizionando anche il gioco di attacco e difesa. Nel 1912 la FIGC la selezionò per uno speciale concorso volto a inserire forze nuove nel campionato di Prima Categoria, nonostante il club non avesse mai fatto attività ufficiale a livello nazionale.

Benito, a sua volta presidente del club negli anni 1960. Stirpe chiamò a Frosinone Enrico Graziani come direttore generale. Il ritorno in Serie B avvenne dopo otto anni in Serie C, infatti in quelle stagioni il Foggia ebbe prestazioni molto altalenanti. L’ultima opportunità per rimanere in serie cadetta furono gli spareggi. Entrambi gli spareggi vennero disputati in campo neutro, il primo ad Ancona e finì 1-1, mentre il secondo a Fano ed il Foggia vinse 1-0 grazie ad un gol di Benedetto Benedetti. I rossoneri, disputando un buon girone di ritorno, dove conquistarono 17 dei 29 punti totali, maglie da calcio belle furono costretti ad andare agli spareggi contro la Cremonese. Comunque il pensiero di un ritorno in serie cadetta rimane costantemente vivo, soprattutto grazie al supporto dei tifosi che aumentarono, e addirittura nella gara contro il Tosi Taranto del 14 marzo 1937 lo stadio fu aperto per la prima volta anche alle donne (anche se accompagnate).

Inter – Napoli è la sintesi di come un episodio possa cambiare una gara. La partita termina in parità, 0-0. Allo Stadio Giovanni Zini di Cremona la gara termina sull’1-1. Il 20 aprile 1994 la Sampdoria vinse la Coppa Italia, la quarta nella sua storia, battendo l’Ancona (sconfitto con un 6-1 a Marassi, dopo lo 0-0 dell’andata). Elementi che onorino la città, la storia, i tifosi e la squadra vengono completamente ignorati per offrire una maglia completamente bianca, dove all’interno trovano spazio solo i loghi degli sponsor, oltre ovviamente allo stemma della squadra posto al centro. Il match successivo è il derby di Capitanata contro il Manfredonia, il primo in assoluto della loro storia, che finisce 1-1, con i sipontini che agguantarono il pareggio negli ultimi minuti. Il sogno del ritorno in serie B sembra avvicinarsi con la vittoria sul Potenza per 1-0, dove il Foggia, secondo in classifica, è a due punti dal primo posto. Purtroppo le pessime condizioni economiche e la discesa in serie C costrinsero, come l’anno precedente, ad effettuare un gran numero di cessioni, tra le quali quella di Luigi Torti al Genoa, di Ettore Mussi al Como, di Pietro Lavè al Lecce, di Giuseppe Calò al Molfetta, di Benedetto Del Re al Rimini, di Arturo Boniforti alla SPAL oppure quella di Riccardo Di Santo al Manfredonia.

Sul fronte acquisti il Foggia richiamò Arduino Marchetti dal Novara, comprò i due attaccanti Attilio Sudati e Benedetto Benedetti, ed il laterale Bruno Kazianka, ma cedette Bellotti, Montanari e Silgich. La situazione del Foggia non era delle migliori, e per la stagione 1939-1940 il presidente diventa Enea Farina e Benincasa passa al Brindisi, dal quale arriva il nuovo allenatore del Foggia, István Fögl, ex allenatore dell’Udinese. Per utilizzare questi flussi bisogna dotarsi preventivamente del client, una volta installato basta di solito cliccare sul link per avviare la riproduzione. Nella stagione 1935-1936 il Foggia è costretto a vendere per motivi economici, e cedette Attilio Sudati al Torino e Raggio Montanari al Livorno ottenendo in totale 65.000 lire. Contro il Viareggio a Roma finì 2-0 per i toscani, contro la Pistoiese sempre a Roma finì addirittura 6-0 per gli avversari e la partita di Fano contro la SPAL non fu neanche giocata per la matematica retrocessione del Foggia.

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